Dove andiamo

Hospice

Giussano

Struttura:
Hospice Giussano presso l’Ospedale Carlo Borrella
www.asst-brianza.it
Il servizio di Cure Palliative offre gli interventi terapeutici e assistenziali ai malati per i quali risulta inappropriata ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia. Il ricovero è destinato per lo più a malati affetti da patologia oncologica in fase terminale che necessitano di assistenza palliativa e di supporto anche psicologico e relazionale sia del malato che dei suoi familiari.

Destinatari:
Adulti e anziani.

Obiettivi:
Clownterapia come svago dalla routine quotidiana dell’Hospice.

Numero operatori:
massimo 6 clown

Quando:
La domenica pomeriggio

Nella stanza di Giovanna invece, una deliziosa 84enne di Villasanta, abbiamo chiacchierato a lungo insieme a Zonda (in arte Donda). Perché dopo aver scoperto Zonda 🤡e Giovanna, di essere entrambe dello stesso paese, Villasanta, appunto abbiamo scandagliato il centro del paese stile Google maps fino a scoprire dove si trova la casa di Giovanna e Il suo negozio di abiti da donna che, suo padre prima, lei è la sorella dopo, hanno gestito in centro.

Intitolerei il servizio di oggi con Donda in Hospice: ‘Due personaggi in cerca di autore’!
Vi chiederete perché?
Ecco qui!
1) Durante la nostra permanenza in una stanza, dopo aver chiacchierato a lungo di gatti e cagnolini con la figlia della paziente, la paziente chiede alla figlia:
Ma quando arrivano i cow boy?
La figlia: i cow boy?!?!? Forse ‘i clown mamma?’
Paziente: ’si sì, i clown!’
La figlia: ‘Mamma sono loro i Clown!’ 🤡.
Paziente: ‘Ahhhhh loro sono i clown!

Pinuccia ci ha accolte subito con un mega sorriso. Nubile e con una sorella diversamente abile e che quindi rimane in casa con la badante, come ci ha raccontato, ha espresso con quel sorriso il suo desiderio di compagnia. Tanto che quando l’abbiamo salutata le abbiamo promesso che prima di andare via saremmo tornate da lei. E il nostro ritornare da lei è stato davvero provvidenziale! Perché era persa tra sé e sé alla ricerca dell’auricolare perduto ( in realtà lo aveva nell’orecchio ma non se ne era accorta). E così tranquillizzandola l’abbiamo salutata con ancora più gioia.

Poi Federico, rannicchiato nella sua poltrona, al nostro arrivo vince il suo assopirsi per stare ‘in compagnia’ con noi. Ridiamo e scherziamo. Parliamo del suo lavoro, dei suoi figli e nipoti e scopriamo che è tifoso del Milan! Parliamo della finale del pomeriggio di calcio che avrebbe guardato tifando Francia ‘ perché loro sono in Europa come l’Italia!’
Molte stanze erano purtroppo no. Alcuni parenti con occhi lucidi camminavano per il corridoio.
Vita e morte convivino in questo posto. Inutile nasconderlo. Ma in ogni stanza in cui ci hanno permesso di entrare è sempre stata la Vita a farci interagire con pazienti e parenti. Una vita fatta di ricordi, passioni, famiglia, foto di gatti e cagnolini. …
E sono certa che passando in corridoio tra una stanza e l’altra i parenti dagli occhi lucidi avranno espresso gratitudine comunque per quello che facciamo: Portare un po’ di rispettosa leggerezza del nostro essere clown. In ascolto e con empatica vicinanza. Sempre.
Ringrazio Donda, mia compagna di servizio. Affiatamento rodato da anni di amicizia ed esperienze clownesche condivise (compreso la fondazione di Sorridimi). Con noi ci doveva essere il mitico Tripè ma per un improvviso problema di famiglia purtroppo non ha potuto raggiungerci. Ma sappiamo che lui era con noi comunque. Così come abbiamo portato lui con noi nel nostro taschino per tutto il pomeriggio! 💕

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Ogni giorno i clown volontari Sorridimi da 12 anni portano sorrisi a bambini in ospedale, anziani soli e anziani non autosufficienti, persone con disabilità intellettiva o disabilità motorie e chiunque vive un momento di malattia, sofferenza o disagio.

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